Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto, si spegneva a Milano il 27 gennaio del 1901, esattamente 117 anni fa.

Nell’occasione Parma ha voluto essere testimone dell’opera e dell’uomo che ha portato ai vertici la musica operistica italiana dell’Ottocento, rendendo il suo nome nel mondo sinonimo di teatro d’opera e bel canto.

La città di Parma ha ricordato oggi Verdi nel foyer del Teatro Regio dove il Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma diretti da Andrea Chinaglia, hanno intonato il celebrrimo “Va’ pensiero”, tratto dall’opera Nabucco.

Dopo il saluto di Damiana Avogadro in rappresentanza delle associazioni artistiche di antica tradizione verdiana, Club dei 27, Corale Verdi, Parma Lirica e Coro del Teatro Regio e di Sandri Cristiano responsabile della programmazione artistica del Teatro Regio, calorosi “Viva Verdi” hanno salutato la ricorrenza verdiana.

La cerimonia di oggi – ha sottolineato il Sindaco parmense Federico Pizzarotti – conferma quanto conta per noi Giuseppe Verdi. L’auspicio che ci poniamo è quello di far viaggiare il nome, il grande compositore e la sua musica sempre più anche all’estero e sempre più legata alla città di Parma”. 

Celebriamo questa data dopo l’annuncio del Ministro Franceschini della destinazione alla nostra città del carteggio verdiano con Salvadore Cammarano, dopo la presentazione della nuova edizione del FestivalVerdi, Festival ormai entrato nel circuito dei grandi Festival europei, dopo un Rigoletto stracolmo di pubblico e di gradimento.  Parma è la città delegata a livello nazionale a tramandare questo grande personaggio.” Ha detto l’assessore alla Cultura Michele Guerra “Per farlo si sono messi in rete tanti soggetti e si è resa la sua musica qualcosa che parla di noi e dell’oggi. Non è possibile pensare a Verdi senza questa terre, né pensare a queste terre senza Verdi. Siamo orgogliosi di lui, e, crediamo, lui di noi”