Accanto all’esecuzione dei grandi classici e l’omaggio al grande Renato Carosone, “Concerto Napolide” propone la musica originale composta dagli Ànema, nata dalla vena creativa di quattro musicisti il cui passato, la tradizione, si “innesta nel sistema nervoso” per generare nuova musica.
GIOVENTÙ MUSICALE D’ITALIA
Festival LagoMaggioreMusica 2018
XXIV edizione
Domenica 5 agosto ore 21.00
BELGIRATE (VB), Chiesa Vecchia
ÁNEMA
Marcello Corvino, violino
Biagio Labanca, chitarra
Massimo De Stephanis, contrabbasso
Fabio Tricomi, oud, tamorre e mandolino
“Chi nato a Napoli si stacca e perde la cittadinanza è Napolide”.
Questa frase del libro “Napolide” di Erri De Luca ha ispirato e generato “Concerto Napolide” degli Ànema, quattro musicisti trasferitisi a Bologna da Napoli e dal Sud.
L’incontro è tra le aule del DAMS di Bologna e contemporaneamente tra le fila dell’Orchestra del Collegium Musicum dell’Università di Bologna.
Dopo aver percorso molte e differenti musiche tra la classica, il jazz, le tradizioni popolari, il rock, Marcello Corvino (violino), Massimo De Stephanis (contrabbasso), Fabio Tricomi (oud, mandolino, tamorra, tombak, darabuka) e Biagio Labanca (chitarra) si ritrovano nel 2014 per riprendere un discorso comune, l’essere “napolidi”, figli di un Sud che come dice Erri De Luca nel suo libro: “innesta nel sistema nervoso un apparecchio cercapersone che inculca in tutti i suoi”.
Il progetto musicale e discografico degli Ànema nasce sul terreno del grande patrimonio musicale napoletano che viene percorso su due direzioni dello stesso binario, il passato ed il presente.
Del passato viene proposta una rilettura in una dimensione puramente strumentale, il canto è affidato agli strumenti canonici quali il violino, il mandolino, la chitarra, ma anche all’oud, uno strumento arabo che ci racconta che Napoli è nel Mediterraneo e che i suoi suoni, i suoi strumenti, le sue melodie hanno radici diffuse, antiche e profonde, che vengono da altrove e da lontano, in una stratificazione che delle molteplicità culturali ha saputo fare la somma, in cui la diversità diventa generatrice di originalità e bellezza.
Da questa idea di paesaggio musicale multietnico nasce l’utilizzo di strumenti percussivi arabi e persiani come la darbuka e il tombaq.
Accanto all’esecuzione dei grandi classici e l’omaggio al grande Renato Carosone, “Concerto Napolide” propone la musica originale composta dagli Ànema, nata dalla vena creativa di quattro musicisti il cui passato, la tradizione, si “innesta nel sistema nervoso” per generare nuova musica.
Racconta Erri De Luca: “Quando i Greci fondarono Napoli avevano esaurito tutto la loro fantasia geografica. Decisero, allora, di chiamarla provvisoriamente Neapolis “città nuova”. Ma il mondo era pieno di città nuove che si chiamavano così. Allora i napoletani decisero di specializzarsi per rendere inconfondibile il loro luogo. E hanno fatto di Napoli una città leggendaria”.
Concerto napolide, musica della tradizione napoletana e brani originali
CONCERTO NAPOLIDE
MARIO PASQUALE COSTA Era de maggio (arrangiamento Anema)
(1858 – 1933)
MASSIMO DE STEPHANIS Habanera
(1968)
GAETANO LAMA Reginella (arrangiamento Anema)
(1886 – 1950)
BIAGIO LABANCA L’idiota
RENATO CAROSONE Tu vuò fa l’americano (arrangiamento Anema)
(1920 – 2001)
BIAGIO LABANCA Grandfather
RENATO CAROSONE O sarracino (arrangiamento Anema)
FABIO TRICOMI Nairis
(1966)
EDUARDO DI CAPUA O sole mio (arrangiamento Anema)
(1865 – 1917)
MASSIMO DE STEPHANIS Longe
(1968)
ALBERTO BARBERIS Munasterio ‘e Santa Chiara (arrangiamento Anema)
(1920 – 1957)
FABIO TRICOMI Tammuriddara
(1966)
E. A. MARIO (Giovanni Ermete Gaeta) Tammurriata Nera (arrangiamento Anema)
(1884 – 1961)
BIAGIO LABANCA My woods
MASSIMO DE STEPHANIS Il signore dei grilli
(1968)
ENRICO CANNIO ‘O surdato ‘nnammurato (arrangiamento Anema)
(1874 – 1949)