Lanciato nel 2014, il servizio di pagamenti peer-to-peer integrato nell’applicazione Snapchat cesserà di esistere dal prossimo 30 agosto. Forse determinante la concorrenza di colossi rivali come Facebook, Apple e Google

Chiude il cassetto di Snapcash, il servizio che consente agli utenti della gialla chat di scambiare tra di loro del denaro.

Il servizio resterà attivo fino al 30 agosto, giorno in cui chiuderà le casse perché non più in grado di far fronte a servizi analoghi forniti da aziende forse con un più ampio consenso come PayPal, Square Cash, Venmo.

Non solo, ma anche Facebook, negli Stati Uniti, in Francia e Gran Bretagna, consente lo scambio di denaro attraverso TransferWise.

Da ultimo WhatsApp, di proprietà Facebook, sta operando il suo sistema di pagamenti in India.

Ma anche Apple, con il servizio Apple Pay Cash, e Google con il Google Pay sono scelte favorite dagli internauti mentre in Oriente le soluzioni più gettonate figurano WeChat Pay e AliPay, piattaforme peer-to-peer che hanno reso la vita via via più difficile a Snapcash.

Snapchat fu lanciato nel 2014 grazie alla partnership di Square malgrado rivali già potenti allora Facebook, Apple e Google

Il servizio peer-to-peer del fantasmino pone così fine a quattro anni di pagamenti diretti fra gli utenti della  app creata nel 2011 da un’intuizione di Evan Spiegel, Bobby Murphy e Reggie Brown, tre studenti dell’università di Stanford, che avevano “giocato” sulla visibilità di post multimediali della durata di sole 24 ore.

Da allora, Snapchat si è evoluta sino a raggiungere, nel novembre 2014, un accordo con il servizio di pagamenti mobili Square, per la creazione del protocollo di pagamenti tra gli utenti della chat che, attraverso appunto Snapcash, poteva dividere il conto del ristorante o scambiarsi denaro condividendo i pagamenti.

Ma la concorrenza dei colossi di nome Facebook, Apple e Google, hanno ridotto i margini di fatturato in questo settore.

La notizia è stata confermata da un portavoce della società che ha dichiarato: “Snapcash è stato il nostro primo prodotto creato in collaborazione con un’altra azienda (Square). Siamo grati per tutti gli Snapchatter che hanno utilizzato Snapcash negli ultimi quattro anni e per la partnership di Square”.

La notizia è trapelata dal sito americano TechCrunch, che ha poi ottenuto conferme proprio da fonti interne a Snapchat.